On the road in Normandia

On the road in Normandia a Dicembre

10 giorni alla scoperta delle alpi francesi, dei castelli della Loira, della Normandia e della Bretagna. Organizzare l’on the road in Normandia è stato semplice e molto improvvisato, siamo partiti da Torino, abbiamo scavallato le alpi e poi su verso nord. In questi 10 giorni abbiamo ammirato dei panorami magnifici e nonostante tanti affermino che è un viaggio per diversamente giovani, io e Gro, 24 e 26 anni rispettivamente, ci siamo emozionati davvero tanto!

Itinerario on the road in Normandia

Quanto è stato soddisfacente arrivare in Normandia? Tanto, nonostante alcuni tratti siano stati davvero tanto lunghi da percorrere, vi consiglio infatti, se riuscite, di dividervi il viaggio con qualcuno.

GIORNO 1 – LE ALPI

Partenza dalla provincia di Torino. Abitando a 2 ore dal confine con la Francia, abbiamo deciso di scavallare le alpi passando da Sestriere e Briançon, per poi risalire verso Grenoble: la nostra prima tappa. Così facendo abbiamo risparmiato 160 euro di pedaggio per il passaggio al colle del Frejus. Abbiamo sostato nella periferia di Grenoble per la notte

GIORNO 2 – LE ALPI

Il giorno seguente, abbiamo raggiunto il centro di Grenoble con un tram, comodissimo, puntuale e anche economico (abbiamo fatto i biglietti nelle macchinette automatiche presenti ad ogni fermata). Abbiamo trascorso la mattinata ad ammirare le bellezza della metropoli alpina più grande d’Europa, in mezzo alle sue casette colorate, percorrendo il lungo fiume e ammirando la sua cattedrale in perfetto stile gotico.

Nel pomeriggio ci siamo poi spostati verso Annecy, una piccola deviazione che devo dire essere stata molto improvvisata ma davvero bellissima. Vi lascio di seguito alcune piccole tips per visitare la città (impiegherete 3 orette circa)

  • Troverete parcheggio gratuito nel piazzale della Basilica della Visitazione
  • Trascorrete il tramonto a bordo lago
  • Scattate qualche foto nel centro storico, in particolare al Le Palais de I’Île
  • Andate alla scoperta del Castello di Annecy, del Ponte degli amori, del parco Le Pâquier d’Annecy e infine della Basilica della Visitazione

In serata ci siamo poi trasferiti verso nord, togliendoci un po’ di chilometri per il giorno successivo e abbiamo dormito a Charolles.

GIORNO 3 – VALLE DELLA LOIRA

Dopo aver percorso circa 4 ore di auto, siamo giunti al primo castello della Loira, quello che fu di ispirazione per la fiaba La Bella Addormentata nel Bosco: il Castello di Ussè. Dettaglio importante, se volete visitare il castello dall’interno assicuratevi che sia aperto perché di solito chiude nei mesi invernali.

La Valle della Loira presenta più di 300 castelli, ovviamente non potevo includerli tutti nel mio on the road in Normandia, questo il motivo per il quale ho dovuto fare un’ardua selezione ma che alla fine è risultata essere molto azzeccata. Altro appunto che faccio su questa terra è che se avete meno di 25 anni entrate gratis in quasi tutti i castelli, cosa che vi farà risparmiare molto!

Noi abbiamo visitato una media di 2/3 castelli al giorno, come in questo caso qui che, dopo aver ammirato da fuori il castello di Ussè, ci siamo diretti a quello di Azay le Rideau (cittadina dove abbiamo anche trascorso la notte).

GIORNO 4 – VALLE DELLA LOIRA

L’area sosta in cui ci siamo svegliati il nostro quarto giorno di viaggio, si trovava praticamente nei giardini del castello Azay le Rideau e abbiamo approfittato della mattinata di pioggia per visitarne gli interni. Una curiosità che non tutti conoscono sui castelli della Loira è che i giardini non sono scollegati dagli interni. Questo implica il fatto che, se anche vorrete visitare solo i giardini, sarete costretti ad acquistare il biglietto unico, dunque già che ci siete, date un’occhiata anche alle sfarzose stanze.

Il quarto giorno è stato decisamente quello più impegnativo, siamo infatti riusciti a visitare 3 castelli: Azay le Rideau, Castello di Amboise e Château de Chenonceau. L’ultimo è in assoluto il mio preferito ma, andiamo per ordine. Il Castello di Amboise è conosciuto grazie a Leonardo Da Vinci, in quanto è proprio qui che, si dice, sia stato sepolto. Il giardino è meraviglioso, mentre gli interni non mi hanno affascinata granchè, se avete poco tempo potete saltarli insomma. Nel tardo pomeriggio, durante l’orario del tramonto, abbiamo poi visitato Château de Chenonceau, il più elegante, raffinato e curato, non a caso fu fatto costruire, fu gestito e curato da solo donne. Non so quali tra i giardini e gli interni mi hanno affascinata di più, ma vi assicuro che se proprio dovete scegliere, questo è quello che vi consiglio di non saltare assolutamente. Nella bella stagione potrete anche navigare sul fiume che gira attorno e sotto il castello con delle barchette di legno. La nostra quarta giornata di on the road in Normandia, si conclude a Blois, dove abbiamo trovato un’area sosta per i camper gratuita.

GIORNO 5 – VALLE DELLA LOIRA

Concludiamo la visita della Valle della Loira, con Blois e il castello di Chambord. Blois è un semplicissimo borgo che affaccia sulla Loira, piccolino ma molto suggestivo. Il Castello di Chambord invece è mastodontico, è il castello più grande di questa regione e, non fosse stato in ristrutturazione, probabilmente me lo sarei goduta di più. Attorno a questo castello ci sono diversi sentieri che si snodano in parchi e boschi, dunque potreste approfittarne per fare una bella passeggiata o un giretto in bici. La nostra visita dei castelli della Loira si conclude qui e, prima di continuare il nostro on the road in Normandia, abbiamo deciso di fare una piccola tappa in una delle regge più famose del mondo: Versailles.

GIORNO 6 – VERSAILLES

Ebbene sì, posso confermare che per visitare la reggia di Versailles vi serve una giornata intera. Avevo letto diverse guide e sono sempre stata scettica a riguardo, ma la realtà è che i giardini sono immensi, esiste addirittura una mini cittadina all’interno, dentro la quale troverete una mini reggia (si tratta del Grand Trianon che ha dei biglietti di ingresso a parte). Per non parlare degli interni, noi abbiamo impiegato un’ora intera per girarla tutta senza nemmeno soffermarci più di tanto nelle varie stanze.

Giunti a Versailles avevamo quasi già completato il nostro on the road in Normandia, per l’esattezza mancavano 2 ore alla costa di Étretat, dove abbiamo trascorso il giorno 7.

GIORNO 7 – NORMANDIA

Finalmente Normandiaaaaa. Siamo arrivati ad Étretat in tarda mattinata del primo gennaio, giusto in tempo per incontrare dal vivo una delle tradizioni più vive di questa regione: il bagno in mare. Immaginatevi me medesima, seduta in riva al mare con sciarpa, guanti, giaccone e cappellino e nel mentre, a pochi metri da me, ragazzini, adulti e anziani intenti a farsi il bagno come se fosse il 15 di agosto. Gro ha pure tentato un “se avessi avuto il costume dietro l’avrei fatto anche io”.

Detto questo, Étretat è stata una scoperta magnifica, siamo inoltre saliti su entrambe le coste laterali della spiaggia, da cui il panorama era senza dubbio mozzafiato. Ma la Normandia ha continuato a stupirci anche nel pomeriggio, nonostante la pioggia. Abbiamo infatti raggiunto un borgo della Normandia davvero suggestivo: Honfleur. È la città dei pittori dell’impressionismo e vi sarà chiaro il perché, non appena raggiungerete il suo centro. Non perdetevi la Vieux – Bassin, la sua via più pittoresca, caratterizzata da strette e colorate casette in perfetto stile nord europeo. Per il giorno successivo avevamo in programma le spiagge dello sbarco, dunque abbiamo deciso di dormire a Bayeux.

GIORNO 8 – NORMANDIA

Abbiamo scelto di trascorrere la nostra seconda mattinata in Normandia nel silenzio. Il nostro itinerario infatti prevedeva proprio la visita dei luoghi dello sbarco. Inutile spiegarvi le emozioni provate in quei momenti, qui ho capito il vero significato dell’ossimoro silenzio assordante. Come prima tappa, abbiamo visitato il Cimitero e monumento alla memoria americano in Normandia, dove sono sepolti più di 9300 soldati americani. Prima di accedere al cimitero esterno, vi è una visita guidata, dove viene narrata la storia dello sbarco di Normandia. Successivamente siamo scesi in spiaggia (il cimitero dista qualche km), sabbia rosa, mare agitato del nord Europa e la storia appena ripercorsa nel museo che riaffiora mentre guardi l’orizzonte. Ho trovato questa esperienza davvero toccante e consiglio a tutti di viverla, con il giusto rispetto.

Siamo arrivati nel tardo pomeriggio, il suo splendore si intravedeva già chilometri prima e se è vero che il bello del viaggio è esso stesso il viaggio, vogliamo davvero parlare dell’emozione dell’arrivo? No perché ho pianto, ho pianto davanti alla bellezza di Mont-Saint Michel. Viaggiando mi sono resa conto che sono tanti i luoghi inspiegabili a parole e questo, lo è di certo! Ma vi immaginate quando non esisteva la fotografia, quando i viaggiatori si affidavano a libri e diari di viaggio per innamorarsi di un posto. Ma vi immaginate quando all’improvviso, dopo ore di viaggio, se lo trovavano davanti per la prima volta? Non penso avrei retto l’emozione.

Tutto questo per dirvi che si, se siete ancora indecisi se intraprendere o meno questo viaggio, fidatevi, ne vale la pena.

Ci siamo goduti il tramonto su Mont-Saint Michel senza fretta, abbiamo girovagato per le vie del borghettino quando ormai tutti i turisti si erano ritirati nei loro alloggi e abbiamo dormito nel parcheggio per camper a pochi passi dalla lunga passerella che collega il monte alla terra ferma. Se siete in camper e avete delle bici o moto, vi consiglio di sostare nell’area sosta di Pontorson, perché costa molto meno, ma dista qualche km dal monte.

Qui per scoprire come funziona l’altra marea a Mont-Saint Michel

GIORNO 9 – NORMANDIA – BRETAGNA

Il nostro viaggio è ormai giunto al termine. Le nostre ultime 24 ore nel nord della Francia le abbiamo trascorse tra Normandia e Bretagna. Siamo usciti all’alba per fare qualche scatto ancora allo spettacolare Mont-Saint Michel per poi fare un salto a Cancale, a degustare le ostriche più buone d’Europa. Qui, volendo, potrete voi stessi prendere le ostriche direttamente dal mare. Noi le abbiamo acquistate dal mercato del pesce del centro paese e degustate in riva al mare.

Dopo pranzo abbiamo fatto una passeggiata alla vicina Saint-Malo, in cui voglio tornare perché siamo stati per poco tempo e ha piovuto sempre.

GIORNO 10 – RIENTRO A CASA

Si, abbiamo fatto quasi una tirata unica verso casa, fermandoci giusto per mangiare e dormire. Abbiamo preferito far così per trascorrere più tempo possibile in Normandia, ma posso dire che non è stato impossibile. Da nipote di calabresi, abituata a farsi la traversata verso sud ogni anno, non è stato così pesante.

Cari lettori, il nostro viaggio verso l’estremo nord della Francia termina qui, spero di avervi trasmesso almeno un briciolo delle emozioni provate durante questo mega On the road e se avete domande, come sempre, non esitate a commentare l’articolo, vi risponderò volentieri.

Rimanete connessi sulla mia pagina per scoprire i prossimi articoli sulla Normandia.

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Noemi Nieddu

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