Itinerario di 15 giorni in Thailandia

Il primo viaggio in Asia non si scorda mai e, dopo aver trascorso 15 giorni in Thailandia, so per certo che il sorriso dei thailandesi mi rimarrà impresso nella mente per un po’. Sarà la cultura diversa dalla nostra, saranno i tanti piatti di Pad Thai, sarà la gentilezza d’animo dei local, saranno i tuk tuk stravaganti o la natura selvaggia del nord, ma il sud est asiatico crea davvero dipendenza.

organizzare un viaggio di 15 giorni in Thailandia

15 giorni in Thailandia: come suddividere il viaggio

Vi consiglio di considerare principalmente 3 tappe dove trovare i vostri alloggi: Bangkok, Chiang Mai e una zona di mare (noi avevamo scelto Phuket). In questo modo potrete organizzare gite in giornata per raggiungere zone limitrofi, senza spendere tanto. Se volete dare un’occhiata agli alloggi che abbiamo scelto noi, vi rimando al mio articolo sull’organizzazione di questo viaggio. Noi abbiamo scelto di trascorrere 4 notte a Chiang Mai, 5 notti a Phuket e 3 notti a Bangkok.

Giorno 1: arrivo a Bangkok e trasferimento volo interno

Il nostro primo giorno in Thailandia parte proprio da Bangkok. In città esistono due aeroporti, uno dei quali è dedicato principalmente a voli intercontinentali e di lunga tratta: l’Aeroporto di Bangkok – Suvarnabhumi, nel quale è atterrato, per l’appunto, il nostro volo dall’Italia. Il volo interno diretto a Chiang Mai, invece, partiva dall’Aeroporto internazionale di Bangkok – Don Mueang distante circa 45 km dal primo. Dal primo aeroporto al centro di Bangkok siamo saliti a bordo di un treno che parte proprio dagli arrivi e siamo scesi alla fermata “Phaya Thai” la più comoda per noi. Dopo un primo assaggio di questa nuova terra, purtroppo non avevamo tempo da perdere, dovevamo prendere un altro volo, ci siamo diretti dunque verso la stazione centrale di Bangkok “Bangkok Train Station” e abbiamo preso due biglietti del treno per la “Don Mueang Station“. Ricordo di aver dato 60 Bath alla cassiera della biglietteria, per poi scoprire che ne voleva soltanto 6, per due biglietti. Capii quanto avevamo speso soltanto una volta saliti a bordo del treno: 16 centesimi. Io non ci volevo credere.

Il volo per Chiang Mai è per certo la soluzione più comoda e veloce, anche se, tornassi indietro e basandomi sul mio modo di viaggiare attuale, avrei preso il treno notturno Bangkok – Chiang Mai, risparmiando denaro e una notte in Hotel. Anche perchè, la nostra esplorazione di Chiang Mai, è partita soltanto il giorno successivo. Abbiamo volato con Air Asia.

Giorno 2: volontariato in un parco di riabilitazione per elefanti

Avevo letto diversi articoli e guide sulle tradizioni della Thailandia, allora avevo appena finito il liceo, le mie convinzioni non erano quelle di oggi, ma già la vera me stava iniziando a venir fuori. Lessi di queste attrazioni per turisti dove gli elefanti portano sul proprio dorso le persone a passeggio, avevo letto di passeggiate con gli elefanti per le cittadine thailandesi e non riuscivo a capire perché, nonostante fossero guide e siti famosi, erano tutte attività che non mi convincevano per nulla. Ad oggi so il motivo e sono ferma nelle mie convinzioni che gli animali usati per attrarre turisti non meritano la vita che svolgono. Dovremmo essere un po’ meno presi da queste attività acchiappa turisti e un po’ più interessati dal voler conoscere meglio la cultura di un popolo.

Questo il motivo per il quale, decisi di affidarmi ad un’agenzia locale, la quale mi spiegò che il loro parco era nato diversi anni prima per salvare gli elefanti dalle strade della città. Accoglievano in struttura tutti gli elefanti maltrattati, alcuni avevano ossa deformate, zampe rotte, un colpo al cuore ve lo garantisco, tuttalpiù sapendo che si trovavano in quella situazione per colpa dell’uomo.

Tra i 15 giorni in Thailandia, la giornata trascorsa come volontariati nell’Elephant Nature Park fu una delle mie preferite. Abbiamo iniziato la giornata cibando questi grandi mammiferi, li abbiamo osservati giocare nel fiume, relazionarsi tra loro e prendere il sole dopo un bel bagno dell’argilla. Abbiamo pranzato all’ombra di palafitte di legno, mentre gli elefanti erano liberi di camminare e giocare tutt’intorno.

Giorno 3: trekking al Doi Ithanon

Il Doi Ithanon è la cima più elevata della Thailandia con i suoi 2565 metri di altezza. E secondo voi, i thailandesi, cos’hanno costruito sulla sua sommità? Un tempio ovviamente, un meraviglioso tempio, oserei dire. Raggiungibile grazie ad un trekking panoramico e immerso nelle popolazioni delle montagne.

Dirvi che non è stato faticoso è pressoché inutile. Ho perso tutte le forze e il fiato che avevo accumulato con un sano riposo la notte precedente, però vi posso garantire che ne vale al 100 % la pena. Abbiamo fatto il bagno in una sorgente, mangiato all’interno di una foglia di banano e corso via da un serpente, il tutto accompagnati da una guida local in ciabatte che camminava come se la fatica non sapesse minimamente cosa fosse. Ciliegina sulla torta: non parlava inglese, ma, cercare di parlar con lui è stata la parte migliore del tour. Abbiamo anche incontrato un gruppo di casette in legno, senza acqua corrente, ne elettricità. Abitanti del posto abituati al passaggio dei turisti, non avevano davvero nulla a livello materiale, se non un tetto sotto cui dormire, ma il sorriso che ci mostrarono al nostro arrivo io non me lo dimenticherò mai.

Giorno 4: Tour dei templi colorati di Chiang Rai

Sicuramente avrete già sentito parlare del tempio bianco o del tempio blu di Chiang Rai mete iconiche di un viaggio in Thailandia. Luoghi molto turistici, dove si visita la bellezza del luogo, lo sfarzo e la cura dei dettagli nella realizzazione di questa arte, ma che non sa per nulla di tradizione. In ogni caso, da vedere almeno una volta nella vita.

Prima di partire, avevo organizzato di spostarmi tra un tempio e l’altro con bus o taxi, ad oggi noleggerei una moto. Una volta giunti a Chiang Mai però, ci rendemmo conto che non sarebbe stato fattibile spostarci in bus e che, se ci fossimo affidati ai taxi, probabilmente avremmo speso un capitale. Nessuno dei due aveva la patente internazionale, dunque ci dovemmo affidare ad un tour guidato. Vi dirò, non è stato male, non fosse che abbiamo incontrato davvero tantissimi turisti ovunque, perché seguivamo, giustamente, gli orari di tutti i tour. Abbiamo conosciuto altri connazionali, abbiamo parlato con altri viaggiatori ed è stata alla fine una bella esperienza. Grazie al tour abbiamo visitato il tempio bianco, il tempio blu e il tempio nero.

Giorno 5: La città vecchia di Chiang Mai

Il nostro ultimo giorno a Chiang Mai si svolse tra le viuzze della città vecchia. Abbiamo visitato tutto a piedi, scoprendo templi nascosti in mezzo al caos cittadino, parchi e attrazioni particolari. Quel giorno assaggiammo anche il nostro primo frullato di mango, un sapore che ad oggi non ho ancora mai ritrovato. Visitammo:

  • Porta Tha Phae
  • Wat Chedi Luang Worawihan
  • Wat Phra Singh Woramahawihan
  • Wat Chiang Man
  • Wat Lok Moli
  • Monumento ai Tre Re
  • Wat Prasat
  • Parco pubblico Nong Buak Haad

Ma una cosa che non mi scorderò mai di Chiang Mai sono i suoi mercati notturni. Ogni sera andavamo a cenare in una bancarella, assaporando nuovi gusti e sapori. Dopo aver mangiato andavamo alla ricerca di musica dal vivo, cercavamo tavolini liberi e ci godevamo queste feste improvvisate in mezzo ai quartieri della città. Il mercato che abbiamo visitato noi, lo trovaste come Chiang Mai Night Bazaar, qui vi consiglio di fare scorta di souvenir, non li troverete a minor prezzo.

15 giorni in Thailandia: giornate di relax al mare

Abbiamo deciso di trascorrere 4 giorni di riposo al mare, consci del fatto che l’oceano indiano ci avrebbe offerto panorami mozzafiato. Abbiamo scelto la parte indiana e non pacifica per il periodo in cui siamo stati in Thailandia. Dovete sapere infatti che, per organizzare le vostre giornate di mare in questo paese, dovete tener d’occhio i periodi di monsoni. Nel nostro caso (marzo) era consigliato rimanere nelle zona ad ovest della lingua di terra a sud della Thailandia. Il volo interno Chiang Mai – Phuket dura più di 2 ore e con Ari Asia ci hanno anche offerto la cena. Per raggiungere l’aeroporto di Chiang Mai dal centro, abbiamo preso un bus, mentre a Phuket siamo stati costretti a farci portare in taxi fino all’hotel.

Decidemmo di alloggiare a Phuket Town ma di Phuket abbiamo visto ben poco, in quanto abbiamo utilizzato l’isola come punto di partenza di diverse gite in mare. Ecco quelle che abbiamo scelto noi:

  • Phi Phi Bay e Khai Islands: dove sorge la spiaggia delle scimmie
  • Raya e Coral Island: iconica la sua lingua di sabbia bianca in mezzo al mare
  • Similan island: le isole più lontane, ma anche le più suggestive. Possibilità di fare un mini trekking da cui ammirare la panoramica spiaggia

Come ultima giornata al mare, decidemmo di trascorrerla sopra i bus locali di Phuket, cercando di esplorare il più possibile. Abbiamo visitato:

  • Monkey Hill
  • Rawai Beach
  • Karon Beach
  • Patong Beach (per la movida)

Giorno 10: visita alla città di Bangkok

Abbiamo suddiviso i nostri 3 giorni a Bangkok in modo tale da poter vedere anche i dintorni di questa città. Durante la prima giornata, siamo usciti ad esplorare il centro storico, abbiamo acquistato diversi gettoni della metro e tra lunghe camminate e tratti in metro abbiamo bruciato un bel po’ di chilometri. Abbiamo anche provato un tuk tuk, esperienza che non rifarò, tengo molto alla mia vita. A parte gli scherzi, è un’esperienza da provare, ma se non avente idea di cosa siano, vi basti pensare a piccole motorette con i quali vi fanno girare la città comodamente da seduti, sfrecciano nel traffico come se non ci fosse un domani.

Ecco le attrazioni che abbiamo visitato quel giorno:

  • Gran Palazzo Reale
  • Wat Phra Kaew e Chetuphon
  • Wat Arun
  • Wat Saket
  • Lumphini Park

Giorno 11: la città antica di Ayutthaya

Ayutthaya: la vecchia capitale del Regno del Siam, ora sito archeologico di palazzi e templi buddisti. Abbiamo visitato la cittadina in una giornata, partendo da Bangkok. Anche in questo caso abbiamo deciso di affidarci ai mezzi pubblici invece che ai tour classici, abbiamo speso 40 Bath in due per i biglietti del treno e 20 per il battello che ti porta nella città antica. Una volta giunti a destinazione, abbiamo noleggiato due bici al costo di 50 Bath e abbiamo esplorato in lungo e in largo questa meta.

Ecco le tappe che abbiamo visto (spostandoci sempre e solo in bici):

  • Wat Phra Si Sanphet
  • Wat Mahathat
  • Wat Chaiwattanaram
  • Wat Phanan Choeng
  • Wihan Phra Mongkhon Bophit
  • Wai Yai Chai Mongkol

Tutti con ingresso a pagamento tra i 20 e i 50 Bath a persona (circa 0,50 – 1,5 euro)

Giorno 12: il mercato galleggiante di Damnoen Saduak

Una giornata che io non mi scorderò mai, perché la trascorsi in bagno, letteralmente. Avevamo organizzato di visitare il Floating market di Damnoen Saduak e il treno che passa in mezzo al mercato, Maeklong Railway Market. Abbiamo organizzato l’esperienza grazie a Get Your Guide che mette a disposizione il trasferimento da Bangkok, il viaggio in barca immersi nel mercato galleggiante e la visita al mercato del treno.

Dovessi tornare in Thailandia, queste attrazioni sono le prime cose che visiterei, mi spiace davvero tanto non essere riuscita a partecipare alla visita, ma il mio corpo, dopo 12 giorni no stop, probabilmente stava chiedendo una pausa.

Tornai in Italia ancora un po’ malaticcia, ma con il cuore e gli occhi pieni di emozioni e ricordi. Non esagero nel dire che i 15 giorni in Thailandia sono stati tra i più belli della mia vita e, che, nonostante io abbia fatto altri viaggi, altrettanto belli, nessuno è stato in grado, per ora, di regalarmi le emozioni che mi ha lasciato la Thailandia. Se stai dunque organizzando un viaggio in questo paese, fai attenzione perché crea dipendenza (io ti ho avvisato 😜) e se vuoi maggiori info ti consiglio di leggere il mio articolo a riguardo.

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Noemi Nieddu

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